sì, adesso posto ogni cinque minuti. a cazzo. senza neanche le maiuscole. d’altra parte è il mio blog e ci faccio quello che mi pare.sono tre pomeriggi che decifro gambette di cediglia e cinque minuti ( :)) di spina staccata mi servono. per di più il blog adesso ha quest’aria un po’ di scazzo abbandonato a se stesso e non mi devo fare scrupoli a infrangere chissà quale architettura strutturale o simmetria interna.le novità: ho prenotato tre notti in una residenza universitaria (carina, fra l’altro, credo) per il convegno di padova. tre-quattro giorni prima ne ho uno alla rocca e tre-quattro giorni dopo quello più importante, a siena. bisogna che che faccia due conti sulle notti da passare fuori e prenoti anche il college. college. a scriverlo fa proprio figo.la mia vicina (colombiana) mi darà lezioni di spagnolo. le ho chiesto quanto mi rende, lei continua a dire “ora non ci pensare”. sono un po’ preoccupata. di solito quando ti dicono così finisci per trovarti alla porta un tizio nerboruto fermamente intenzionato a spaccarti le rotule.
[a proposito, l’ho mai raccontata quella delle rotule? quando ero piccola, ma piccola sul serio, tipo tre o quattro anni, pareva che avessi le ginocchia valghe. i miei genitori avevano consultato un paio di specialisti, e pareva inevitabile intervenire per correggere il difetto. fortunatamente mia mamma si è intestardita e ha rifiutato la terapia, che poi sarebbe dovuta consistere nello spaccarmi entrambe le rotule (io ho sempre immaginato a martellate, ma non so se la cosa dovesse svolgersi esattamente così) per poi ingessarmele dritte. questa era la medicina nei primi anni ottanta. ci tengo a precisare che oggi non avrò due metri di gambe, ma ho ginocchia normali.]
altre novità: c’è stato un incidente dallo gnu. un cane ha mangiato un gatto. neanche il cane ha fatto una bella fine temo (non ho voluto approfondire), ma sta sulle sue zampe, cosa che non si può più dire del gatto. fortunatamente non era la mia micia, ma era comunque un micino rosso cucciolissimo sul quale la fortuna si è accanita davvero con caparbietà, considerato che era stato già separato dal suo gemello, quest’ultimo prelevato dalla veterinaria locale e trasferito (lui sì, fortunato) a casa di non so che ragazzo a caccia di gatti rossi. quando vengo a sapere di qualche disgrazia capitata ad un animale mi deprimo in modo terribile. brutto a dirsi, le persone non mi fanno lo stesso effetto.
postilla: il mio fidanzato è diventato una calamita per bloggatare. improvvisamente ragazze flirtose e ammiccanti affollano il suo blog, lisciandolo con coccole e complimenti. sono contenta (:| ) della sua popolarità, spero solo di non capitare un giorno o l’altro a casa sua e trovare una sconosciuta con addosso il mio pigiama (lo dico con cognizione di causa: io ogni tanto dormo con la maglietta che una sua ex ha abbandonato in un armadio e non ha più recuperato. avvicendamento veloce, pare 🙂 ).
contatori: – 26 ore e mezza ai dolci (ieri in negozio ho passato minuziosamente in rassegna gli scaffali per scegliere con quale dolce porre fine al mio digiuno selettivo. ho quasi deciso a favore dei biscotti walkers, shortbread scozzesi con il 25 % di burro) e – 15 giorni alle dimissioni. poi dovrò affrontare la noiosa questione sopravvivenza da un’altra angolazione. stavo pensando alle fiere: salone nautico, salone del pesto (sic, pare che esista davvero) e simili. spero solo di non essere troppo bassa… se non mi prendono vorrà dire che sono poco aggiornati, ora anche sulle passerelle vanno di moda le asiatiche, piccole, minute e con l’aria da bambine. d’altronde le stangone scandinave hanno fatto il loro corso, e poi diciamolo: a quindici anni sono già sfatte. tié.